Scienza

I ricercatori hanno analizzato le reazioni delle persone alle registrazioni di voci femminili e maschili che pronunciavano la stessa frase in tono basso o alto. Ai soggetti è stato chiesto di valutare l’attrattiva e l’autorità del proprietario di questa o quella voce. Lo studio ha coinvolto 3 mila uomini e donne di 22 Paesi.

È emerso che per le relazioni serie i rappresentanti di entrambi i sessi scelgono un partner dalla voce bassa. Inoltre, la voce bassa maschile sembra più solida per gli altri rappresentanti del sesso forte.

Secondo lo scienziato D. Pats, la ragione risiede nella selezione naturale. Gli uomini a bassa voce sembrano più potenti e autorevoli.

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Si nota che la perla tubolare lucida di 7 millimetri presenta diverse curve ed è stata realizzata in osso di lepre. Gli scienziati ammettono che la ragione della presenza di una tonalità leggermente rossastra del gioiello potrebbe essere la terra rossa ricca di ossidi di ferro del luogo di ritrovamento.

Gli specialisti dell’Università del Wyoming hanno trovato la perlina nelle immediate vicinanze dei resti del focolare preistorico insieme ad altri manufatti dei rappresentanti della cultura Clovis.

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Gli scienziati avvertono che i progetti di piantagione di alberi mal concepiti stanno minacciando gli ecosistemi di tutta l’Africa. Uno studio condotto da esperti dell’Università di Liverpool ha rilevato che un’area di dimensioni paragonabili a quelle della Francia è minacciata da iniziative che mirano alla riforestazione, ma che si svolgono in paesaggi non adatti ad essa.

Un progetto, noto come African Forest Landscape Restoration Initiative, mira a piantare alberi su 100 milioni di ettari di terreno entro la fine del decennio. Secondo gli esperti, nell’ambito di questa iniziativa gli autori intendono piantare alberi in ecosistemi non forestali, come le savane, il che potrebbe portare alla perturbazione o alla distruzione di ecosistemi intatti.

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Il fossile, noto come Tridentinosaurus antiquus, è stato ritrovato nel 1931. Sulla base di quella che sembra un’impronta di tessuto molle conservato, gli scienziati hanno classificato i resti come un protosauro, un gruppo di rettili estinti da tempo che erano i predecessori degli arcosauri, che a loro volta comprendevano dinosauri e coccodrilli. Nel corso degli anni, i resti sono stati citati in articoli paleontologici e hanno aiutato gli scienziati a definire la visione dell’evoluzione dei rettili.

Tuttavia, T.antiquus ha confuso alcuni scienziati perché sembrava troppo improbabile che un protosauro così antico potesse avere tessuti molli così ben conservati, così gli esperti irlandesi hanno deciso di esaminare l’esemplare più da vicino, utilizzando una serie di tecniche di osservazione chimica e visiva che vanno dall’analisi UV alla spettroscopia.

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In una nuova ricerca presentata su Nature, gli esperti dell’Università Federale di Santa Catarina avvertono che le condizioni di metà della foresta amazzonica potrebbero raggiungere un punto critico entro la metà del secolo a causa della scarsità d’acqua, del disboscamento e dei cambiamenti climatici.

Lo studio degli scienziati è l’analisi più completa fino ad oggi dell’impatto combinato dell’uomo e della crisi climatica globale. Nel documento, gli scienziati avvertono che queste foreste tropicali hanno già superato una soglia di sicurezza e che è necessario intervenire immediatamente per ripristinare le aree perse e migliorare la resilienza dell’ecosistema.

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